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Per scrivere bene
29/01/2018
PER SCRIVERE BENE – INFORMAZIONI GENERALI
- Nel nostro istituto presentiamo il corsivo a inizio classe seconda: in classe prima usiamo lo stampato maiuscolo come carattere di scrittura. Lo script, stampato minuscolo, è presentato in classe prima dopo lo stampato maiuscolo, ma solo come carattere di lettura (è di difficile riproduzione per via della spazialità delle lettere, troppo complicato per i bambini con dsa).
- E’ fondamentale che i bambini possiedano dei prerequisiti per scrivere in corsivo. A partire dalla scuola dell’infanzia ci sono svariate attività per rinforzare la coordinazione oculo-manuale, la motricità fine, il pregrafismo. (Vedere attività proposte dalla nostra scuola dell’infanzia di Boario).
- Il quadernone: abbiamo scelto il formato A4 orizzontale, con le pagine scritte solo sul retro, perché fossero il più possibile adatte al bambino. L’orientamento verticale avrebbe costretto il bambino a scrivere con il braccio allungato, in posizione non ergonomica, causandogli quindi difficoltà. La rilegatura a spirale consente che ogni pagina sia sempre nella posizione giusta, senza scomodità causate dalla rilegatura a foglio.
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Esiste una versione del quadernone per mancini, forse unica disponibile in Italia: il modello a destra permette al bambino di copiare tranquillamente, senza coprire nulla con la mano. Il quaderno per mancini riporta semplicemente il modello da copiare a destra, anziché a sinistra, per permettere al bambino di vedere chiaramente cosa sta copiando, senza coprirlo con la mano. Se dovesse accadere che, per imitazione dei suoi compagni, il bambino mancino parta a copiare la lettera subito accanto al modello (cioè proceda da destra a sinistra), basterà ricordargli che si parte a scrivere da sinistra… direzione ormai consolidata all’inizio di classe seconda (o nel secondo quadrimestre di classe prima).
- Le lettere vengono presentate per famiglie, a seconda del gesto grafico richiesto, in ordine di difficoltà progressiva. Le lettere straniere e quelle maiuscole sono presentate alla fine. Le lettere sono prive di arzigogolii e fronzoli: abbiamo ricercato un corsivo “snello”, convinte che la semplicità favorisca un gesto ben tracciato, chiaro e comprensibile.
- Ogni lettera viene presentata singolarmente. L’insegnante mostra il modello alla lavagna, spiega il gesto grafico con poche parole chiare che accompagnano il movimento. I bambini ripetono parole e gesti dell’insegnante nell’aria, come su un foglio invisibile posto davanti a loro, alla loro altezza (non sul banco, così possono chiaramente vedere l’insegnante che traccia il gesto e racconta il movimento insieme a loro). A questo punto sarebbe ideale che ogni bambino venisse alla lavagna (di ardesia), ripassasse prima il modello di lettera con il gesso e provasse poi a riprodurre il modello. Questo esercizio è però dispendioso dal punto di vista del tempo impiegato, ed è impensabile che i bambini mantengano l’attenzione e osservino i compagni sfilare alla lavagna: si può facilmente ovviare al problema assegnando ai bambini al posto un lavoro in cui sono autonomi (mentre il compagno alla lavagna ripassa la lettera), oppure passando subito al passaggio successivo. A ogni bambino viene fornito il modello di lettera ingrandito da ripassare con il dito, facendo attenzione a Mr Punto (la partenza) e a Mrs Freccia (la direzionalità), poi il bambino può ripassare il modello sul libretto. Il modello di lettera può essere poi incollato sul retro della pagina precedente alla lettera presentata. C’è anche un file proiettabile alla LIM con le lettere ingrandite: il bambino può venire alla lavagna e ripassare la lettera con il dito.
- Il bambino ripassa la lettera (con una matita sottile, preferibilmente triangolare) sul quadernone, poi riproduce il modello: inizialmente ha a disposizione tre punti di riferimento (Mr Punto, cioè il punto di partenza; Mrs Freccia, cioè l’indicazione della direzione da seguire; la riga rossa verticale, perché la sua lettera possa essere dritta. Ad uno ad uno questi punti di riferimento vengono tolti, in modo che alla fine il bambino sappia riprodurre il modello con correttezza, continuando a visualizzare solo con l’occhio della mente questi vari riferimenti.
- Da subito si impara a legare le lettere: questo è un aspetto fondamentale del corsivo. Dopo le prime due righe, c’è la combinazione di lettere in parole, che appena possibile, abbiano senso (soprattutto all’inizio, potendo combinare solo poche lettere, le parole spesso sono non parole). Gradualmente si arriva alla copiatura di frasi in corsivo.
- Trasposizione. E’ fondamentale che i bambini da subito imparino a trasporre un testo dagli altri caratteri grafici al corsivo, per evitare che l’apprendimento del corsivo sia solo un esercizio meccanico: deve essere un esercizio significativo. Nel libretto questo non l’abbiamo messo (avrebbe significato rendere il libretto troppo voluminoso, non più adatto al bambino). A tal fine abbiamo predisposto delle schede con parole da trasporre dallo stampato maiuscolo e minuscolo: si possono stampare per ogni bambino; una volta eseguite, il bambino le può ritagliare ed incollare sul retro/verso delle pagine del libretto. Suggerimento ecologico: noi la trasposizione la facciamo fare direttamente sul quaderno di italiano (a righe di classe seconda), così evitiamo sprechi di carta, toner, energia…Sempre perché la trasposizione assuma significato, e per mantenere alta la motivazione, quando i bambini hanno completato una famiglia di lettere, dovranno trascrivere una o più parole nella formula magica del diploma, al posto indicato. (allegato da stampare). Una volta completato il libretto, anche la formula sarà completata e il bambino potrà ricevere il suo diploma.
- Dedichiamo al corsivo un tempo preciso durante la settimana: l’ora del corsivo assume l’aspetto del rito. Il corsivo si fa a scuola, nei tempi e nei modi dovuti, cioè curando la grafia e scacciando la fretta. Solo quando i bambini sono sicuri, il corsivo può essere assegnato come compito a casa (questo per evitare intromissioni e spiegazioni dei genitori che possano confondere il bambino).
File allegati
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