Ci sono voluti 5 anni, ma alla fine lo stanziamento dei fondi da parte dello Stato per un’Italia più digitale è arrivato. Giovedì 1 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che dà il via libera al «Piano Voucher Famiglie», il cosiddetto bonus per la banda ultralarga e apparecchiature informatiche, con lo stanziamento dei primi 204 milioni di euro a beneficio delle famiglie italiane per le spese relative alla connessione Internet e al device per navigare. - Qui, il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale che spiega il Piano Voucher per le famiglie.
Chi ha diritto al voucher banda larga e i limiti del’Isee
La cifra è da destinare con dei voucher da 500 euro alla famiglie con un Isee annuo (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 20 mila euro (i voucher sono stati istituiti nel 2015, senza però mai essere stati attuati).
La platea dei potenziali beneficiari è di circa 2,2 milioni di famiglie, che avranno tempo fino all’1 ottobre del 2021 per poter richiedere il bonus. Ma i fondi non basteranno per tutti. Solo 408 mila «utenti» potranno godere del bonus, in base al principio del «chi prima arriva meglio alloggia». Insomma, nel soddisfare le domande del voucher da 500 euro si utilizzerà il criterio dell’ordine temporale; quindi, a essere soddisfatte saranno le prime 408 mila richieste.
Intanto, si accendono le polemiche sul decreto, con Aires (Associazione Italiana Retailers Elettrodomestici Specializzati) che critica l’esclusività che è stata concessa agli operatori telefonici nella gestione dei bonus.
Il bonus banda larga tra Internet e device (Pc , tablet...)
Il voucher da 500 euro potrà essere utilizzato sotto forma di sconto concesso direttamente dal rivenditore (solo operatori telefonici, secondo quanto stabilito dal decreto) per l’acquisto di una connessione rete fissa a banda ultralarga, con velocità in download di almeno 30 Mbps (Megabit al secondo) per un periodo di almeno 12 mesi. Chi dovesse decidere di cambiare operatore prima della scadenza del contratto potrà utilizzare il residuo del bonus per ottenere uno sconto presso il nuovo provider (il nuovo contratto, però, dovrà garantire livelli di servizio almeno pari a quelli precedenti).
Inoltre, il decreto stabilisce che il richiedente è obbligato a scegliere la migliore connessione disponibile nella sua zona. Così, per fare un esempio pratico, se il suo appartamento è servito sia da una Ftth a 1 Gbps (la Fiber to the Home è la fibra pura che arriva direttamente sotto casa, ed è tra le più veloci) sia da una Fttc a 30 Mbps (la Fiber to the cabinet è una tecnologia mista, in fibra fino all’armadietto stradale e in cavi di rame fino all’appartament, ed è più lenta della Ftth) dovrà scegliere obbligatoriamente la prima.
Il bonus per tablet o Pc
Il bonus potrà essere utilizzato anche per l’acquisto di dispositivi elettronici, nello specifico tablet o pc, che secondo quanto stabilito dal decreto saranno forniti esclusivamente dagli operatori telefonici. Non ci si potrà dunque rivolgere ad altri rivenditori diversi dalle Telco, compresa la grande distribuzione.
Inoltre, tablet e computer potranno essere richiesti solo contestualmente alla sottoscrizione di un contratto per la connessione Internet a banda ultralarga (quindi ad almeno 30 Mbps in download).
Per ciascun nucleo familiare presente nella stessa unità abitativa è concesso un solo contributo. Il decreto, poi, stabilisce che al fine di garantire coerenza del Piano con eventuali interventi regionali precedenti, i voucher potranno essere erogati anche tenendo conto di situazioni specifiche di singole Regioni correlate a condizioni più svantaggiate di determinate aree territoriali, sulla base di apposite convenzioni da stipulare con le regioni.
A chi spetta il voucher per la banda ultralarga
I voucher da 500 euro spettano alle famiglie più deboli, con un reddito Isee annuo inferiore a 20 mila euro e che non detengono alcun contratto di connettività o che hanno una connessione a Internet con una velocità inferiore in download a 30 Mbps (Megabit al secondo).
Sono invece escluse tutte quelle famiglie che già hanno un contratto di connettività a banda larga (quindi superiore a 30 Mbps), che non potranno usufruire del voucher neanche per chiedere un’eventuale estensione della velocità di connessione, per esempio da 30 a 100 Mbps o a 1 Gbps.
Il «Piano Voucher» durerà fino a esaurimento delle risorse messe a disposizione, pari a 204 milioni di euro, e comunque non oltre l’1 ottobre 2021. Non essendoci risorse per tutti (solo 408 mila famiglie su 2,2 milioni circa di aventi diritto), le richieste saranno soddisfatte in base al criterio della temporalità. Quindi riuscirà a ottenere il voucher chi sarà più veloce nella presentazione della domanda.
Come si richiede il bonus Internet e pc
Per ottenere il voucher basterà recarsi in qualsiasi punto vendita di un qualsiasi operatore telefonico iscritto al portale di Infratel Italia (società del Ministero dello sviluppo economico) dedicato alla gestione del bonus. La richiesta dovrà essere corredata dalla copia di un documento di identità in corso di validità e da una dichiarazione sostitutiva attestante che il valore dell’Isee relativo al nucleo familiare di cui fa parte non supera i 20 mila euro su base annua e che i componenti dello stesso nucleo, e per la stessa unità abitativa, non hanno già usufruito del contributo.
Sarà poi cura dell’operatore telefonico inserire sul portale messo a disposizione da Infratel tutti i dati del beneficiario del voucher e del contratto stipulato, con le caratteristiche tecniche dell’eventuale tablet o pc incluso nell’offerta. Una volta attivato il servizio di connessione a internet presso l’abitazione del beneficiario, sarà sempre l’operatore a trasmette tramite il portale il verbale di consegna firmato dal beneficiario, da cui emerga l’avvenuta attivazione del servizio e l’avvenuta consegna dell’eventuale dispositivo elettronico, nonché il documento di attestazione del livello di servizio misurato.